Sei rimasto sei giorni fissando
il muro bianco, bianca la sclera
dei tuoi occhi blu.
Blu intenso, di vita profondo
in dodici giorni franto.
Ho sgranato preghiere,
Ho sgranato pensieri, mentre
lento il treno mi portava
al tuo corpo concluso.
Ho rivisto nel mio
il tuo respiro dei giorni
di fame d’aria
e di dolore d’ogni Cristo
sulla croce
spasmodico e contorto.
Ho atteso due giorni
il pallore della fine.
Invece, hai disteso il viso
accennando un sorriso
ultimo dono,
a mia madre amante,
dolente consolazione.

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