La tenerezza giocò con la carne e prese la tua forma. Era d’autunno quando cadesti, tremante di pianto e sguardo sgomento. Ti abbracciai e incuneasti fronte e sangue sulla spalla. Dopo il nero, repentino, incidente, tornasti a giocare. Cresciuto, assai deluso Ti affanni a cancellare quanto è stato. Forse tempo o forse assenza hanno ucciso la memoria. Ma il mio cuore conserva così viva, così calda la fronte sanguinante del bambino che abbracciavo per poterlo consolare.
Un bambino
Comments
Una replica a “Un bambino “
-
Le ferite dell’ innocenza inteneriscono sempre , sorprattutto nel ricordo
Hi gradito molto, grazie
Eloi
Rispondi