Fetovaia


Onde ruggenti alla scogliera
-Canto d’amore del Mare alla Terra-.
E la pineta partorisce giganti,
grigioverdi colonne resinose;
vive, come memorie, odorose,
smisurate, salmastre e pungenti.
Bianchi grani sparigliati al sole
Carezzati lievi da acque turchesi. 
Spuma, orme, voci, visi, vento, 
come da un sogno stanno chiamando.
Sì, chiamano me! Io sto arrivando.

“Ma dalla roccia Fetovaia sorgeva come un mostro, una grande nuvola fosca.»
	(Gabriele D'Annunzio, Le faville del maglio)

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