Zeno abbaia al macaone innamorato. Un pino poderoso infrasca il sole. Solitaria la pecora bela. Jacopo racconta storie che affamano algoritmi. I ragazzi allo stagno sorseggiano birre ignari del segreto di Daniele. Zeno siede sulla soglia col piglio del guardiano. Il sole lancia perle oltre il muro sempreverde. La pecora sta al gatto per non morire sola. Gli eroi di certe storie sono lampi colorati d’infinito. I ragazzi sdraiati sul prato vagheggiano pensieri smisurati. Da quest’angolo romito, sorrido e penso A quanta vita passa, scorrendo come l'acqua che al mare se ne va.

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