Mattina d’agosto ventilata. Passi sciolti sulla strada. Un sasso, forse, o un appoggio distratto, o magari un difetto d’asfalto; Fulminea caduta pesante. Smarrito come in un sogno, nell’istante in cui cessa il sonno. Memoria neuronale dell’evento Impersonale, come verbo senza argomento. Una caduta vicino alla fonte. Sarà questo morire?

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