Miriadi di vivide stelle
fluttuanti sul lago al tramonto.
Sussurra la brezza serale, soffia
sommessa al ciliegio fiorito.
E un saluto, un timido accenno
la voce del gallo al frassino muto,
vivente, che stende le braccia snudate.
Più in basso, purpurei gli anemoni
vibrano al vento per l’ultimo volo.
Con la mano sulla fronte, l’uomo
assorto e solitario come il croco
accovacciato ai piedi della quercia
a contemplare vita.
Vita che inabita ogni cosa.
E l’Amore,
che questa notte pare ingoiare
dove cercarlo Signore?
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