Credo che vivere la scommessa dell’intensità chieda soprattutto di scoprire lo straordinario dell’esistenza nel quotidiano, nell’oggi dei nostri rapporti, nello spazio delle nostre relazioni. Scommettere sull’intensità è non stancarsi di ricominciare ogni giorno. Ogni giorno considerare la relazione come un “evento”, cioè qualcosa che accade in modo extra-ordinario, fuori dall’ordinario, nonostante nell’ordinario nasca e di ordinario si nutra e viva.
È scommessa, perché la vita nel suo svolgersi, nello scegliere, è patto di vincere o perdere. È giocare la propria esistenza fino al massimo delle capacità. Questo chiede la relazione, giocare la propria esistenza in massimo grado, ogni giorno come fosse primo e ultimo. Perdere la relazione, tagliare il filo che lega all’altro. Rompere il legame è perdere la scommessa dell’intensità.
E quando si recide un filo, ne cadono due metà divise.
