Un silenzio abita plaghe remote, dondolando senza rumore, profondo, cristallo sul fiume; svuotando le voci idiote. Intanto dimentico quello che duole Immerso in intuizioni meditate
Ruska
Amo il rosso corposo, e l’allegro arancione delle tue foglie. Amo i tuoi silenzi E l’ululato del lupo. Amo i tuoi toni morbidi e profondi
Pioggia straniera
Una lunga corsa in auto alla ricerca del posto più oscuro Verso la campagna remota Fino al verde violento del campo di mais. Gettarsi
Un ricordo
Sento i passi, l’Autunno incede e vorrei allegria per vincere la notte. Tempo triste Meglio tacere Di cose che non sono più. A fine
Perfetta letizia
Qui, fratello Leone, è perfetta Letizia. La gioia ha strade stravaganti E giunge dai sentieri estranei E quando sei stanco di aspettare arriva e balla
Ad occhi aperti
Vedo dal letto la luna velata Nascosta e silente. È buia anche al gatto La notte nera come un lutto. Altrove, qualcuno distratto, morde un